Trama: Michelle ha poche certezze nella vita, una di queste è Dan e il matrimonio con lui, i figli, le responsabilità... argomenti noiosi che non riescono a coinvolgerla come vorrebbe. E poi c'è quel ragazzino tutto arruffato che le ha affibbiato il dottor Howard e che non si sa vestire. Sì, okay, non può non ammettere a se stessa che ha un bel sedere e che potrebbe definirlo quasi attraente, ma questo non lo giustifica affatto dal non provare neanche a pettinarsi in maniera decente. Se Alex è davvero convinto che una donna come lei potrebbe guardarlo, allora è un illuso. È nei discorsi meno innocenti però che lui la sa sfidare, soprattutto nei discorsi meno innocenti. Piuttosto sorprendente e decisamente seccante, trattandosi di un ragazzino. Perché lui è questo, giusto? Solo un ragazzino. Dall'autrice di Teach Me, Margherita Fray, una nuova storia d'amore travolgente, dove il confine tra giusto e sbagliato si assottiglia e la passione domina i pensieri.
Nell'introduzione ho parlato di sequel di Teach me, ma in realtà questo libro può perfettamente essere letto da solo, ma sappiate che le vicende scorrono parallele a quelle dell'altro libro, quindi magari potreste ritrovare qualche riferimento.Lui era tranquillo. Anche se gli stavo facendo strane domande, anche se forse suo padre non avrebbe più professato quanto fosse contento della mia compagnia per suo figlio: lui non era agitato. Ero io che ero un casino.
Partiamo dal principio. Michelle è la protagonista femminile della storia. A 27 anni ha tutto dalla vita, un fidanzato che la ama nonostante i suoi mille difetti, un migliore amico/fratellastro al quale può dire tutto (ovvero Cam, il protagonista dell'altro libro) e una madre adottiva che, nonostante la segue solo da 8 anni, la tratta come se fosse sua figlia. Michelle però è irrequieta, vorrebbe vivere una vita spericolata finché può e senza che nessuno la giudichi, ma il fatto di avere un fidanzato e l'essere prossima ai trent'anni la frena. Ma adesso veniamo al protagonista maschile, Alex, un ragazzo di 19 anni bello da morire che è disposto a tutto pur di ottenere una borsa di studio per l'università grazie ai meriti sportivi. E quando intendo tutto, mi riferisco anche a giocare con i legamenti del ginocchio mezzi rotti. E qui incontrerà Michelle, che guarda caso è la segretaria del fisioterapista di Alex. Questi gli consiglia semplicemente di prendersi due mesi di riposo, che però Alex non può permettersi se vuole ottenere i suoi obiettivi: Michelle, mossa da uno spirito di curiosità e pena, propone al dottore di farlo seguire da un altro fisioterapista suo amico, che da qualche tempo si approccia ai pazienti con dei metodi alternativi e che magari può aiutarlo a guarire più velocemente. Da qui in poi i due protagonisti staranno molto vicini e tra una seduta e l'altra se ne vedranno delle belle, pur sapendo che tra i due c'è ben più del semplice ostacolo della differenza d'età.
Se mi seguite da un po' sapete che ho amato Teach me, quindi non potevo che apprezzare anche questo secondo libro. Margherita Fray ha questa grande capacità di tenerti incollata alle pagine per arrivare a quel momento tanto atteso e quando arriva nemmeno ti accorgi di essere praticamente alla fine del libro, ne vorresti sempre di più. L'attrazione tra i due è una scintilla continua, se avessi avuto la versione cartacea sarebbe quasi potuta andare a fuoco."È complicato. Ma io lo so che se tu avessi dieci anni di più le cose sarebbero molto diverse" spiegai. Lui mi strinse di più. Ci stavamo già baciando. Stavamo già facendo l’amore. Stavamo facendo tutto. "Li regalerei dieci anni della mia vita pur di stare con te."
Da un punto di vista delle scene sensuali però, mi sono sembrate in numero minore rispetto al primo, ma meno pudiche perché entrambi i protagonisti non sono alle prime armi e sanno come muoversi. L'altro libro giocava più sul tabù professore-alunna, che rendeva la storia eccitante.
Ho visto questo libro più incentrato sui tormenti della protagonista che sulla storia, dal momento che una grande parte del libro si concentra su questo senso di angoscia che la protagonista ha per il non poter fare quello che veramente desidera, ovvero lasciarsi andare e fregarsene di tutto e di tutti. Questo fatto, però, non pesa più di tanto sulla fluidità della lettura.
Ci sono delle parti molto dolci, come quella dell'interazione tra Michelle e la sua madre adottiva (di cui non vi dirò nulla per evitare spoiler). Il rapporto che la protagonista ha con Cam è bellissimo e ho apprezzato molto che l'autrice non si sia limitata a nominarlo due o tre volte ma lo abbia reso parte integrante del racconto.
Un finale a bomba, così come l'inizio: entrambi ti invogliano a leggere tutto il possibile e immaginabile di questa autrice.
“Penso che parecchi ti penseranno stanotte” osservò carico di sottintesi. “Anche tu?” Che domanda sconveniente…Rise. “Nessuno al mondo ti pensa quanto ti penso io.”
Voto:


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