sabato 18 maggio 2019

Recensione: Il primo istante con te

Parliamo oggi dell'ultimo libro previsto dalla TBR di aprile, ovvero Il primo istante con te di Jamie McGuire.


Trama: La prima volta che Elliott si accorge di Catherine è solo un ragazzino. Seduto su un albero nel giardino degli zii, si diverte a scattare fotografie, quando l'obiettivo inquadra un viso dolce e due grandi occhi verdi. Occhi profondi, nei quali intravede l'ombra di una solitudine che vorrebbe scacciare. Ma non sa come. Finché, in un torrido pomeriggio d'estate, trova il coraggio di avvicinare la ragazzina cui non ha smesso di pensare neanche per un secondo. Catherine è sorpresa e diffidente: non crede di potersi fidare di quello sconosciuto, spettinato e un po' sulle nuvole. Ma, con fare affettuoso e comprensivo, Elliott riesce a ritagliarsi un posto nel suo cuore e a regalarle il primo amore: uno di quelli di cui non si può fare a meno, ma che, a volte, sono destinati a non durare nel tempo. Perché proprio nel momento in cui Catherine affronta il periodo più difficile della sua vita, Elliott è costretto ad andarsene e a lasciarla sola. Da allora sono passati anni e Catherine non ha fatto altro che chiudersi in sé stessa, pensando di riuscire a proteggersi dalle delusioni che ha affrontato senza il sostegno di nessuno, nemmeno della madre, assente e distaccata. E quando Elliott decide di tornare per rimediare agli errori commessi, lei non sembra disposta a perdonarlo: entrambi sono cambiati, poco rimane dei due ragazzini che timidamente si tenevano per mano. Eppure una scintilla del vecchio legame resiste ancora, pronta a riaccendersi se solo Catherine riuscisse a fidarsi di nuovo. Ma questo significherebbe rivelare il suo più grande segreto, che, rimasto al sicuro tra le mura di casa, potrebbe distruggere l'unica possibilità che le resta di essere felice.
Era un segreto», replicai. «E tu sai mantenere i segreti
Elliott è solo un ragazzino quando nota Catherine per la prima volta e, pur non sapendo assolutamente nulla su di lei, se ne innamora a prima vista. Il problema è che Elliott non abita in quella città, ma è dagli zii per passare le vacanze estive lontano dalle liti dei genitori.
Dopo qualche estate in cui ha potuto solo osservarla, finalmente riesce a parlarle e a diventarle amico. Tra i due nasce un'amicizia veramente speciale, che supera tutti i tipi di pregiudizi legati a Catherine, in quanto nipote del proprietario di un'importante fabbrica che ha inquinato l'ambiente con le sue emissioni causando numerosi casi di cancro.
Purtroppo però la loro amicizia termina nel peggiore dei modi, perché proprio quando Catherine ha bisogno di lui per affrontare la morte improvvisa del padre, Elliott scompare senza dire niente.
Dopo un paio di anni Elliott riesce a tornare e racconterà come sono andate veramente le cose, ovvero che è stato portato via a forza dalla madre che non approvava la loro relazione e, per quanto avesse tentato di tornare, è sempre stato bloccato. Catherine gli crede, ma in questi anni sono successe delle cose che hanno reso di lei una persona diversa, non si fida di nessuno e vuole starsene isolata dal mondo nel "motel" che ha messo in piedi con la madre e nel quale non può entrare nessuno se non parenti e persone fidate. Cosa sarà successo a Catherine?
Non bisogna mai avere paura di fidarsi. Perché ci sarà sempre qualcuno pronto a proteggerci.
Per me è stato molto difficile fare un riassunto decente della trama, dal momento che ho capito poco e nulla di questa storia. Molto probabilmente gran parte della colpa è data dal fatto di aver letto un libro con una trama molto simile a quello appena terminato, quindi mi è sembrato un po' una ripetizione brutta (chiariamoci, anche se lo avessi letto più in là nel tempo non avrebbe di certo superato Dammi mille baci).
Sinceramente non ho ritrovato nemmeno l'ombra della penna della McGuire. Magari non ricordo moltissimo della serie precedente che ha scritto, perché l'ho letta quando ero decisamente più piccola, ma so per certo che questo libro non si è avvicinato minimamente. Non scorre per niente, è lento, troppo descrittivo e non chiaro nella trama, tanto che leggerlo è un'agonia. Per non parlare dei personaggi che mi sono passati davanti agli occhi in maniera del tutto differente. Li ho trovati più come pupazzi che come persone.Per non parlare dell'instalove esagerata, che già non apprezzo in forma contenuta.
Il finale spettacolare e inaspettato da tutti decantato per me non c'è stato, anzi, speravo mi avrebbe fatto cambiare idea in meglio e invece ha solo peggiorato le cose. Non so via, secondo me la McGuire con questo libro ha toppato in pieno, ha voluto fare troppo quando le bastava restare sulla linea di Uno splendido disastro per far uscire comunque un qualcosa di apprezzabile.
Posso forse solo riconoscerle il merito per aver coniugato mistery con romance, cosa non facile da trovare.
Credo di essere andata completamente contro corrente con questa recensione, inserendo questa tra le mie tante unpopolar opinions.
Elliott mi faceva sentire al sicuro in un modo che non avevo più provato da quando se n'era andato. Non dovevo più tentare di sopravvivere da sola
Voto: 1 stellina e mezzo


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