mercoledì 29 agosto 2018

Recensione: L'allieva

Premessa: ho già letto metà della serie L'allieva di Alessia Gazzola (ho terminato ieri sera il terzo volume, Le ossa della principessa), ma ho deciso di fare la recensione solo del primo perché comunque la differenza fra un libro e l'altro è semplicemente lo svolgimento di un altro caso e il procedere della vita personale della protagonista, elementi che non mi sembrano sufficienti per poter fare una recensione evitando spoiler.





Comunque sia, io io vi elenco i libri della serie:
0,5) Sindrome da cuore in sospeso (prequel)
1) L'allieva
2) Un segreto non è per sempre
2.1) Un regalo inatteso (novella breve)
3) Le ossa della principessa
4) Una lunga estate crudele
5) Un po' di follia in primavera
6) Arabesque
7) Il ladro gentiluomo (in uscita a ottobre)


Trama: Alice Allevi è una giovane specializzanda in medicina legale. Ha ancora tanto da imparare e sa di essere un po' distratta, spesso sbadata. Ma di una cosa è sicura: ama il suo lavoro. Anche se l'istituto in cui lo svolge è un vero e proprio santuario delle umiliazioni. E anche se i suoi superiori non la ritengono tagliata per quel mestiere. Alice resiste a tutto, incoraggiata dall'affetto delle amiche, dalla carica vitale della sua coinquilina giapponese, Yukino, e dal rapporto di stima, spesso non ricambiata, che la lega a Claudio, suo collega e superiore (e forse qualcosa in più). Fino all'omicidio. Per un medico legale, un sopralluogo sulla scena del crimine è routine, un omicidio è parte del lavoro quotidiano. Ma non questa volta. Stavolta, quando Alice entra in quel lussuoso appartamento romano e vede il cadavere della ragazza disteso ai suoi piedi, la testa circondata da un'aureola di sangue, capisce che quello non sarà un caso come gli altri. Perché stavolta conosce la vittima.
Sono stufa di queste figure di merda che colleziono quotidianamente, ma non faccio nulla, al contempo, per arrestarne il susseguirsi.
Erano anni che mia madre mi consigliava di iniziare a leggere questa serie perché mi sarebbe piaciuta da morire. Io non le davo retta perché avevo altri interessi in quel momento e quindi ho sempre rimandato. Poi l'anno scorso è arrivata la prima stagione della serie tv che si ispirava ai primi tre volumi, io l'ho vista e mi sono innamorata della storia. Al che ho detto "Chiara, te quest'estate ti leggi tutti i libri della serie" e così sto facendo (anche perché a ottobre abbiamo la seconda stagione e voglio finire la serie prima di quella data).
Il rischio fa parte della vita. Per andare fino in fondo bisogna avere il coraggio di affrontarlo.
Partiamo dai personaggi. 
Alice Allevi è uno spettacolo. L'ho amata fin dalla prima riga, forse perché anche a me piacerebbe fare Medicina Legale e sento che se dovessi scegliere questa via sarei esattamente come lei: impacciata, imbranata, disordinata e tutte quelle cose che non ci si aspettano di certo da questa professione. Rompe un cranio molto prezioso risalente a centinaia di anni fa, perde un morto mentre deve portarlo in sala autopsie, perde le chiavi di casa del suo superiore, inciampa anche da ferma... ammettiamolo, Alice rappresenta alla perfezione noi abbonati alle figure di m****. Viene costantemente presa in giro da chi è sopra di lei e sminuita, ma lei continua ad andare avanti a testa alta e non molla. Nonostante la goffaggine, mostra un grande intuito, motivo per il quale entrerà nelle grazie della polizia e spesso li aiuterà (nonostante questo vada oltre il suo ruolo). 
Abbiamo poi Yukino, l'amica e coinquilina giapponese di Alice che si trova a Roma per studiare italiano. Anche lei fa morire, la Gazzola è bravissima a riportare su carta il parlare dei giapponesi e questa assicura delle grandi risate.
Potrei e dovrei parlarvi di Arthur Malcomess, il figlio del Supremo, ovvero il "grande capo" dell'Istituto di Medicina Legale, ma questo personaggio per me non doveva esistere perché è solo un ostacolo che Alice incontra sulla strada che porta alla braccia di Claudio Conforti.
Il dottor Conforti è... non saprei nemmeno cosa dire di lui, ma capisco perché la maggior parte delle specializzande in Medicina Legale nel libro siano donne. E' la quintessenza della perfezione: arrogante, presuntuoso, stronzo, burbero, ma decisamente super sexy. 
Claudio Conforti. Classe 1975, segno zodiacale leone, stato civile celibe. Bello come James Franco nella pubblicità Gucci by Gucci. Stronzo - sicuramente l'uomo più stronzo che io conosca e, probabilmente, il più stronzo di tutto l'universo.
Lo stile di scrittura mi è proprio piaciuto, perché sembra che l'autrice parli ad una sua amica. Stile fresco e scorrevole, dettagliato ma non pesante. In certi punti il linguaggio scientifico lo trovo un po' troppo complicato, ma d'altra parte bisogna comunque essere tecnici.
Mi piace la spontaneità dei personaggi che dicono quello che pensano, senza troppi rigirii: diretti al punto. 
La trama della risoluzione dei casi mi piace, ma mi piace ancor di più le parti in cui si parla della vita di Alice.
Bello che i capitoli inizino con frasi di canzoni, oppure di libri e film.
Il mio voto per questo libro è:


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