Oggi sono qui per parlarvi della mia esperienza a Firenze Libro Aperto, fiera alla quale sono andata domenica.
Io sono andata lì semplicemente per fare un qualcosa di nuovo e per esplorare un po' il panorama del self-publishing, ma so che questa fiera aveva un proprio tema (Ponti, punti di connessione nel tempo e nello spazio che uniscono realtà ad esperienze anche opposte), e vi erano anche una serie di ospiti che intrattenevano con delle conferenze.
Non sono qui per spiegarvi tutto il programma e chi c'era, ma semplicemente per dirvi cosa ho acquistato.
Al primo stand ho acquistato tre libri: Emma di Jane Austen, L'amante di Lady Chatterley di D.H Lawrence e La dea della vendetta di S.S Van Dine.
I primi due li ho presi perché mi sentivo in vena di classici e quei due mi ispiravano molto dalla trama, mentre il terzo l'ho preso solo perché aveva una copertina bellissima tutta luccicante e anche il titolo mi chiamava, quindi why not. Il tutto per la modica cifra di 15 euro, per cui posso dire di aver fatto un buon acquisto.
Allo stand di Edizioni e/o non ho saputo resistere, lo vedevo ovunque da troppo tempo e ne sentivo parlare così bene che ho ceduto sui 18 euro esagerati per un libro in brossura: sto parlando di Come fermare il tempo di Matt Haig. Ora posso finalmente dire di averlo pure io.
Ho infine acquistato una trilogia di un autore emergente, che è stato tanto carino da farmi una dedica. Era un cofanetto con un prezzo speciale, ma oltre che essere scontato conteneva anche tre short story che non si trovano in giro. Il titolo e la trama mi hanno preso molto, per cui spero che vada tutto bene. L'autore mi ha gentilmente chiesto di fargli sapere cosa ne penso, quindi farò sicuramente una recensione terminata la lettura.
Questi sono tutti i miei acquisti, poi per lo più ho girato vari stand e sfogliato qualche altro libro che non mi ha convinto molto.
Non ho molta esperienza con fiere del genere, in quanto sono stata solo al Salone del Libro l'anno scorso, ma posso dirvi che è stata comunque un qualcosa di interessante (ovviamente non potrà mai essere paragonata al SalTo). Mancavano (o non ho visto io) gli stand della Newton Compton, della Mondadori e della Feltrinelli, che mi avrebbero sicuramente fatto spendere un patrimonio, ma capisco anche che queste case editrici avrebbero magari "offuscato" i piccoli autori presenti.
Devo però ammettere che mi sta venendo voglia di partecipare in maniera più attiva a eventi del genere, valutando addirittura l'idea di andare al RARE a Roma e allo YALC a Londra.
Il post si conclude qui, fatemi sapere nei commenti se anche voi siete andati a questa fiera e anche a quali fiere libresche avete partecipato.







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