lunedì 12 novembre 2018

Recensione: Il tradimento

Preparatevi alla recensione di un altro libro della serie Off-Campus, ma sappiate che non ce ne sarà ancora per molto, perché ormai mi manca da leggere solo l'ultimo della tetralogia. Ricordati che per quanto possano essere collegati fra di loro (i protagonisti maschili di ogni libro giocano nella stessa squadra di hockey), questi libri potrebbero benissimo essere presi come standalone.


Trama: Allie Hayes è in crisi. Dopo estenuanti tira e molla, la lunga storia con il suo ragazzo è giunta al capolinea. A peggiorare le cose c'è la preoccupazione per il futuro, visto che non ha la più pallida idea di ciò che farà dopo il college. Niente panico, Allie è una tipa tosta che sa reagire, anche se a modo suo. Una mattina, complice una serie di coincidenze e qualche bicchierino di troppo, si ritrova nel letto del playboy del campus. È stata solo una notte bollente da archiviare il prima possibile? Lei ne è sicura, mentre non la pensa così Dean Di Laurentis, stella della squadra di hockey locale. Nella sua vita Dean è abituato ad avere - e a lasciare - le ragazze che vuole, senza rimpianti. E ora vuole lei, Allie, e farà di tutto per farle cambiare idea sul suo conto. Solo che il destino ci mette lo zampino e a poco a poco accade qualcosa di inaspettato che sconvolgerà le vite di entrambi.

"Dean Di Laurentis fa solo quello che vuole, ricordi?" "Sto facendo quello che voglio. Ti sto facendo felice".
  Piccolo appunto prima di iniziare: questa copertina, rispetto alle altre, fa abbastanza schifo, probabilmente perché la scelta del soggetto maschile fa un po' a cazzotti con il protagonista che ci viene raccontato nel libro, ma non perché hai i capelli di un colore invece che di un altro, semplicemente perché io mi immagino un Dean strafigo, mentre ahimè il personaggio in copertina non è poi tutto sto granché (o comunque è venuto male nella foto). D'altra parte, anche il titolo non ha assolutamente niente a che fare con la storia, quindi bho, scelte sbagliate della Newton probabilmente.
Ciò che continua ad attirarmi di questi libri, oltre allo stile di scrittura e la trama, è il fatto che per una volta non si parli di football o calcio come sport, ma di hockey (che se ci pensate è uno sport che nessuno si fila, ma che secondo me è molto interessante).
Questo libro mi è piaciuto meno del precedente, perché manca di quell'ostacolo che l'autrice ha sempre messo a metà della storia e che ti sprona ad andare avanti fino a quando non verrà superato. Ma nonostante uno possa pensare che sia tutto rose e fiori, la Kennedy verso la fine ti tira un colpo di scena che ti ammazza. Probabilmente questo perché il plot twist non è un espediente di scrittura che ha mai utilizzato, quindi nessuno si aspetta nemmeno lontanamente una cosa del genere, quindi good job Kennedy.

"Non sono pronta a stare con qualcuno" "Certo che lo sei, seriamente trovati un rimpiazzo.Mi offro volontario"
Paliamo un attimo del finale: l'autrice ha deciso di "spoilerare" gli eventi principali del prossimo libro, cosa che trovo super intelligente perché ti invogliano un sacco ad andare avanti, come se non fosse un vero e proprio sequel, ma semplicemente degli ulteriori capitoli. 
Apprezzo che l'autrice continua ad usare la formula del doppio POV, perché è interessante vedere entrambi i punti di vista.
Sono felice che l'autrice si impegni al massimo per rendere i libri uno diverso dall'altro e credo che anche se in minima parte, riesca nel suo intento.
Insomma, basta girarci intorno: Elle Kennedy ne ha azzeccate tre su tre per ora, ma posso benissimo espormi dicendo che azzeccherà anche la quarta.

“Lui è mio. E sono finalmente pronta a reclamarlo. Il tempo per me stessa è finito, è ora che mi riprenda il mio uomo.”
Voto:



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