venerdì 21 giugno 2019

Recensione: Due cuori in affitto

Oggi recensisco il nuovo libro della Kingsley, che mi ha stupita positivamente questa volta e si merita gli elogi.


Trama: Summer ha ventisette anni ed è californiana. Blake ne ha quasi trentatré ed è newyorkese fino al midollo. Lei aspira a diventare sceneggiatrice, ma per ora è solo assistente del direttore di produzione di una serie tv. Lui è uno scrittore da svariati milioni di copie e i suoi bestseller sono sempre in classifca sul «New York Times». Summer è fidanzata con un uomo molto più grande di lei, mentre Blake è un consumato casanova e nel suo letto entrano ed escono pop-star, attrici e modelle. Lei è una persona ordinata, precisa e mattiniera, fa yoga e beve tè verde; lui fa colazione con un Bloody Mary e due Marlboro, vive nel caos e non si sveglia mai prima delle due del pomeriggio. Summer e Blake non hanno proprio niente in comune, a parte una casa delle vacanze che per un mancato passaggio di informazioni è stata affittata a entrambi. Uno dei due se ne deve andare, ma entrambi hanno ottime ragioni per restare. E le ragioni potrebbero aumentare con il passare dei giorni...
Se la mia vita sentimentale fosse paragonabile al mercato immobiliare, posso tranquillamente dire che il mio cuore è in affitto: nessuna stabilità, nessuna certezza, nessun progetto a lungo termine, nessun posto da chiamare casa.
Summer riceve un invito da parte di una vecchia amica per passare le vacanze estive in un'enorme e bellissima villa negli Hamptons con il suo noiosissimo fidanzato George, un noto giornalista. Quando però arriva, non trova la casa libera: in salotto ci sono due individui che stanno facendo sesso. L'altro proprietario della casa ha promesso la villa a loro senza comunicarlo alla moglie, dal momento che stanno affrontando una crisi matrimoniale, quindi c'è stato un disguido. Il problema più grosso è decisamente rappresentato dall'individuo maschile dell'altra coppia, ovvero Blake, un giovane scrittore di successo super figo i cui libri sono stati stroncati brutalmente solo da una persona: il compagno di Summer. Inoltre, le due coppie sono diametralmente opposte, il che le porta a non essere mai d'accordo e a litigare in continuazione.
Nessuno vuole lasciare la casa, sono dunque costretti a una convivenza forzata.
Il bello inizia quando Cheyenne, la compagna di Blake, e George dovranno andarsene per degli impegni di lavoro, lasciando Summer e Blake da soli.
Summer è una sceneggiatrice vegetariana, Blake è uno scrittore bello e dannato pieno di vizi. Ed è proprio questo divario che contribuirà a far passare la loro relazione da un odio assoluto a qualcosa di decisamente più interessante.
«Perché quel fossile antidiluviano di Sullivan sembra non avere idea di come ci si comporta. Quanti anni ha? Cinquanta?»
«Come no, ottanta!», sbotta lei.
«George ha quarantatré anni».
«E tu, quanti ne hai?»
«Ventisette».
«Ho capito: gli fai da infermiera», la incalzo. Quarantatré e ventisette? Cosa le dice il cervello?
«George è intelligente, è colto. Con lui imparo sempre qualcosa di nuovo».
«C’è già Wikipedia per questo».
«Con lui posso avere conversazioni stimolanti, di alto spessore intellettuale».
«Leggo i suoi articoli e l’unico stimolo che mi danno è quello di sedermi sul cesso». «Oh, scusa, non mi ero accorta di avere di fronte Sartre»
Se mi seguite da un po' sapete che con il primo libro che ho letto della Kingsley, ovvero Un matrimonio di convenienza, non ho avuto un buon rapporto (non è che mi abbia fatto schifo, ma mi aspettavo molto di più). Questa volta invece, l'autrice ha fatto proprio centro. Questo libro ha tutto: fa morire dal ridere, i personaggi sono ben delineati, la trama è intrigante seppur scontata e, finalmente, tra i protagonisti c'è della sana e genuina attrazione fin dal primo momento, che spinge il lettore ad andare sempre più avanti senza nemmeno rendersi conto di aver terminato il libro. Poi lo sapete, a me le storie nelle quali i protagonisti sono costretti alla convivenza per un qualche motivo mi fanno impazzire. Ottima la gestione della slow burn, che parte da un rapporto di odio intenso per poi evolversi in amicizia e infine in quello che sarà.
Il doppio punto di vista alternato secondo me ha aiutato tanto, perché vedere la storia sotto due aspetti permette un coinvolgimento maggiore. Anche lo stile di scrittura contribuisce al successo, facendo sì che la storia scorra velocemente.
Insomma, sono veramente soddisfatta di questo libro e felice di aver rivalutato questa autrice.
«No. Io sono vaccinata contro i tipi come te».
«E che tipo sarei?»
«L’uomo che sussurra agli estrogeni», replico sostenendo il suo sguardo di sfida.
Voto:

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