Ultimamente sto pubblicando un sacco di recensioni.
Oggi è il turno di Teach me di Margherita Fray.
Trama: Morgan Williams non crede ai suoi occhi quando vede entrare in aula un nuovo professore di Letteratura Inglese al posto della sua adorata Mrs. Tutcher. Chi è? E perché ha osato sostituire la sua professoressa adorata? Non importa quanto lui sia sexy, bellissimo, assolutamente attraente e persino intelligente, lei non proverà mai simpatia per uno del genere, che potrebbe di certo fare il modello, ma non l'insegnante. Cameron Wilde ha gli occhi più azzurri che Morgan abbia mai visto, recita Shakespeare a memoria, lui sa scherzare con gli alunni, sa essere insolente con classe, e si rivela più capace di quanto lei si aspettasse, perché Cameron Wilde è speciale e si avvicina pericolosamente al suo uomo ideale, ma è un professore, il "suo" professore, e una ragazza all'ultimo anno di superiori non può innamorarsi di un docente. Questo non è possibile.
Decido di essere sincera con me stessa, almeno questa volta: Cameron Wilde è bellissimo, laureato in letteratura e, se ha anche una bella testa, finisce per essere il prototipo del mio uomo perfetto. Non voglio neanche chiedermi cosa accadrebbe se il mio professore fosse il mio uomo perfetto. Sarebbe veramente, veramente atroce.
Ho letto questo libro perché lo hanno consigliato a una bookstagrammer che seguo e perché la trama mi ispirava. Vi ho già detto che in questo periodo necessito di libri di questo genere, per cui l'ho comprato senza nemmeno pensarci.
Questo libro è uno standalone, ma ho appena scoperto che in realtà vi è una novella, Quickie, che rivede alcune delle scene del libro dal punto di vista di Cameron.
In questo libro l'autrice è stata molto brava a tenere alta l'attenzione dandoci quello che desideravamo a pillole. Infatti, ho letto questo libro tutto d'un fiato in un pomeriggio, perché non riuscivo a staccarmi e volevo arrivare al dunque il prima possibile.
Mi sono immedesimata molto nel rapporto che Morgan ha con la letteratura, perché la penso esattamente come lei e sono anche come lei sotto questo punto di vista.
Ha ragione, nessuno scrive sonetti su Morgan Williams, perché è impossibile farlo. Quattro righe non basterebbero, su di lei ci si scrivono romanzi.
Morgan è piuttosto cazzuta, quindi come protagonista di un romance la approvo. Cameron super approvato, questo personaggio è molto interessante. Ma poi se ne esce con delle frasi che fanno tremare le ginocchia anche alle lettrici!
Anche per questo libro, un finale troppo veloce, ma comunque lo apprezzo.
Io non so che altro dirvi perché dovete leggere questo libro, per convincervi chiuderò con questa perla (vi dico che ho avuto un mancamento quando l'ho letta):
“Tu non sei da scopare, Morgan, tu sei da vivere”.
Voto per questo libro:


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