Lettrici e lettori oggi ho previsto per voi la recensione di
Proibito di Tabitha Suzuma, un libro molto particolare.
Trama: Lochan e Maya sono fratello e sorella. Lui ha 18 anni, è chiuso e
solitario; lei ne ha 16, è sensibile e molto più matura di quello che la
sua età richiederebbe. La loro ragione di vita, la loro preoccupazione
più grande, è prendersi cura dei tre fratellini minori, allo sbando da
quando il padre li ha lasciati e la madre si è abbandonata all'alcool.
Sempre insieme, sempre vicini, sempre più complici. Un legame che
rischia di trasformarsi in un dolce sentimento e una fatale attrazione.
È la prima volta che immagino la mia vita senza di
lui. Lui e questa casa sono i miei unici punti di riferimento in questa vita
così difficile, in questo mondo instabile e spaventoso. Il pensiero che se ne
possa andare mi riempie così tanto di terrore da togliermi il respiro
Questo libro non è per tutti. Se il tema trattato vi sconvolge molto e non avete la minima intenzione di cambiare il punto di vista, girate alla larga, perché per quanto posso essere bello e profondo questo libro non può fare di certo miracoli.
Ho iniziato la lettura consapevole di ciò che sarei andata a trovare e con l'idea che l'incesto tra fratelli non è nemmeno concepibile, ma ho comunque voluto dare una chance al libro. Questo libro non ha lo scopo di farvi cambiare idea e dimostrarvi che l'incesto è una cosa buona, ma semplicemente di mostrarvi che anche questo in fondo è amore.
Maya e Lochan sono i fratelli maggiori in una famiglia dove il padre ha deciso di andarsene e rifarsi un'altra vita, mentre la madre è un'alcolizzata che non sta mai a casa e passa le giornate con il nuovo fidanzato. I due ragazzi si prendono cura dei loro tre fratelli minori, che hanno 13, 8 e 5 anni, assumendo il ruolo di genitori e portando anche avanti gli impegni scolastici e sociali. La loro più grande paura è quella che qualcuno contatti i servizi sociali e porti via i bambini, motivo per il quale tentano sempre di farsi notare il meno possibile e di fare tutto senza l'intervento della madre (che comunque non aiuterebbe di certo). Quello tra Maya e Lochan è un rapporto molto stretto, passano le giornate insieme e si fanno forza l'uno nell'altro. Pian piano fra i due emergerà la consapevolezza che c'è ben di più dell'amore fraterno fra di loro e per quanto possano fingere, l'amore non può essere soppresso.
In fondo, dipende tutto da quanto uno sia disposto a
sopportare, da quanto uno riesce a stringere i denti. Stando insieme, non
facciamo male a nessuno; stando separati, ci consumiamo.
Il libro inizialmente non scorreva molto e non accadeva nemmeno niente di che, fino a quando dopo una cinquantina di pagine si è sbloccato di colpo ed è partito come le palle di fuoco.
Nel corso della storia seguiamo entrambi i punti di vista in maniera alternata, fattore che aiuta molto a capire la psicologia dei personaggi. Si vede che tra i due c'è veramente tanto amore, sanno che è sbagliato ma sanno anche che fa troppo male stare separati e fare finta di nulla. Si completano a vicenda e si aiutano in tutto, il che è meraviglioso e quanto di più bello ci possa essere in una coppia.
Ho amato che il libro non esagerasse in certe descrizioni, così da permettere comunque al lettore di ambientarsi con calma e di adeguarsi a quello che stava succedendo, senza però rimanerne traumatizzato. Nonostante ciò, io lo consiglierei a un pubblico maggiore di 16 anni, perché è comunque una storia particolare e fragile.
Avevo letto qualcosina sul fatto che il finale mi avrebbe uccisa, ma sinceramente non pensavo così tanto e in quel modo. E' impossibile arrivare a fine libro ed essere ancora convinti che l'incesto sia un no categorico in ogni caso.
Infine concludo con un bel applauso all'autrice, che se lo merita tutto per aver trattato un tema così delicato e nuovo, senza sconfinare nell'esagerato e banale.
In tutti questi anni, in tutta la mia vita, la lunga
strada aspra e accidentata doveva condurmi a questo preciso istante. Io l'ho
seguita alla cieca, inciampando qua e là, graffiata e stanca, senza sapere dove
conducesse, senza mai rendermi conto che a ogni passo mi avvicinavo alla luce
in fondo a quel tunnel così lungo e buio. E ora che l'ho raggiunta, ora che
sono qui, voglio stringere questo momento tra le mani, aggrapparmici con la
forza per riviverlo in eterno: l'attimo esatto in cui è iniziata la mia nuova
vita. Tutto ciò che ho sempre desiderato è racchiuso in quest'unico momento,
qui, adesso. Le risate, la gioia, la vastità dell'amore tra noi. Questa è
l'alba della felicità. Tutto comincia adesso
Voto: